Canale atrio-ventricolare completo e parziale
Canale atrio-ventricolare completo
Il canale atrio ventricolare completo (CAVC) è una malformazione cardiaca congenita caratterizzata da una grande comunicazione nella parte centrale del cuore, dove si incrociano le pareti che separano le camere cardiache superiori ed inferiori, per:
• l’assenza della parte inferiore del setto interatriale
• l’assenza della parte superiore del setto interventricolare
• un’alterazione del piano delle valvole atrio-ventricolari con la formazione di un’unica valvola atrio-ventricolare, generalmente insufficiente, cioè lascia passare sangue dai ventricoli agli atrii durante la contrazione ventricolare.
Questa cardiopatia è più comune nei bambini con sindrome di Down, ma può essere associata ad infezioni materne nelle prime settimane di gravidanza (rosolia), un diabete materno non controllato, il fumo di sigarette, l’assunzione di alcol o di alcuni farmaci.
Per le caratteristiche della malformazione, i lattanti con canale atrio-ventricolare completo, vanno incontro a scompenso cardiaco congestizio e se non trattati tempestivamente ipertensione polmonare. Necessitano di trattamento medico prima dell’intervento correttivo che viene effettuato di regola entro i 9 mesi di età. Tale intervento è svolto a cuore aperto ed in circolazione extracorporea.
Canale atrio-ventricolare parziale
Il canale atrio-ventricolare parziale differisce dal completo per l’assenza della comunicazione tra i due ventricoli. Questa cardiopatia è caratterizzata dall’assenza della parte inferiore del setto interatriale, il setto interventricolare risulta integro e sono presenti entrambe le valvole atrio-ventricolari (tricuspide e mitrale). Generalmente è presente anche una piccola insufficienza della valvola mitrale. Questa cardiopatia si comporta come un difetto interatriale, ma per la posizione della comunicazione interatriale necessita di una correzione cardiochirurgica (intervento a cuore aperto ed in circolazione extracorporea).